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Le arance Navel italiane sono gustose sia da mangiare a tavola sia per deliziose spremute.
Scegli il box con il tipo di arancia Navel che preferisci da tavola o da spremuta oppure provale entrambe con il nostro box misto.
Descrizione
Per mantenere intatta la loro freschezza verranno spedite a casa tua velocemente, con scatolo ed etichettatura.
Calibro
L’Arancia Navel o Navelina ha un calibro 160/180 da spremuta. 108/120 da tavola.
Categoria II
Caratteristiche
La particolare caratteristica delle Arance Navel è il loro gusto particolarmente dolce e allo stesso tempo aspro, poiché sono i primi agrumi di questa famiglia a maturare.
Sono caratterizzate da una polpa chiara all’inizio della loro produzione che va a scurirsi durante il periodo di maturazione, fino a diventare di color arancio intenso. Al suo interno contiene un piccolo frutto “gemello”. Cioè, negli spicchi d’arancia si troveranno altri spicchi di arancia molto più piccoli.
Le arance Navel si raccolgono nel periodo che va da ottobre a dicembre. Gli agrumi sono perfetti nel periodo invernale in cui il nostro organismo necessita di maggiori energie.
Questi Agrumi contengono pochissimi semi al suo interno, infatti sono perfette vengono considerate sia come arance da tavola, sia da spremuta.
Come conservare le arance
Ecco alcuni consigli su come conservare le nostre deliziose Arance Navel:
Storia
Le origini dell’Arancia Navel o Navelina, risalgono agli inizio dell’Ottocento, in Brasile. Nel giardino di un monastero crebbe un meraviglioso albero di arancio amaro che produceva frutti non commestibili, ma proprio su un ramo nacquero dei piccoli germogli in cui avvenne una mutazione naturale che portò alla nascita di arance dal calibro medio, dal gusto dolce, succose e senza semi.
A metà dell’Ottocento un viaggiatore proveniente dalla California assaggia questo delizioso agrume, raccoglie un germoglio e lo porta nel suo paese. Lì lo innesta insieme ad un altro albero di arance che non aveva mai prodotto nessun frutto e nacque il primo fusto e il primo arancio. Da lì venne esportata in tutto il mondo, fino ad arrivare nella calda isola Siciliana.